È l’ottobre che invecchia
Quello che paga i peccati in rughe
ma nasconde il declino nelle maniche
Quello che accende fuochi
e bruciacchia castagne a fiamma viva
che fa impazzire i cani col profumo
di oro nero
lo affetta sottile e ti guarda goderne
È l’ottobre dei colori furenti
del rincontrarsi
al fresco che chiude nelle stanze
e che spartisce la nebbia
tra il sonno
gli abusi e le tisane
È il mio ottobre
sulla mano a cinque punte
aperta
come una foglia secca