Si rompe la tracotanza di questo tramonto
tra accordi che braccano
e la scorrettezza della luna
incline allo spasimo di un muscolo scordato
Non sono scenari e quinte
a condurmi il gioco
e non è un gioco a stanare le parole
Guardo dritta all’invisibile e ne riconosco il filo
stretto a un dito
per la direzione