lunedì 30 novembre 2015

Le notti dei morti



Le notti che i morti ricadono addosso
schiacciano un fianco
l’altro e la fronte
Non basta nessuna mano a proteggere
a spingere al sonno

Quando i morti grandinano
il rumore tiene svegli

ti arruolano fantasma tra cucina e soggiorno
ti accendono una sigaretta
agitano il gatto
Poi ti versano acqua e valeriana
accarezzandoti i capelli per ammansire la pena

Ma ci vuole il suo tempo per  tornare a letto
sistemarsi tutti al posto proprio
e dormire


2 commenti:

  1. I Morti, i morti dovrebbero abbracciare, sono innocenti, per questo mi piace immaginare che I Morti siano tutte le cose che avremmo potuto e non si è fatto, quei pensieri che si fanno breccia solo di notte, ma che alla mattina, pur lasciandoci i segni, leggiamo come ciò che se non è accaduto in fondo non è mai esistito. Perdona l'esemplificazione, una poesia non andrebbe mai interpretata, mi piaceva lasciare un segno.

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    1. invece una poesia non andrebbe mai spiegata, ma interpretata da chi legge secondo quello che muove
      quindi grazie davvero per aver lasciato i pensieri che ha scaturito..
      grazie davvero :)*

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