Di quanto è scritto e di quanto è da scrivere
ne parlo col cuore nero dei papaveri -stelle sulla mia fronte-
tra i fili d'erba arida che sanno di seccare
quando nemmeno la luna ha rugiada per una speranza.
Ma non sento pianti sommessi
né lacrime fatue a guastare l'estate degli altri
solo rosso a spiccare sul verde
tacendo alle camicie leggere e ai sandali
la caducità del quadro.
è il tuo abecedario. si insinua dal linguaggio, allaga quando si spiega.
RispondiEliminaNon sento pianti sommessi.
RispondiEliminagrazie per aver letto.. grazie davvero..
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