Non ricordo la prima volta
in cui ho visto la pioggia conoscendone il nome
immagino fu nell’uno di cinquantaquattro
forse verso la fine
quando ottobre tornava in burrasche
e alla domanda
-quanti?-
sollevavo dal pugno l’indice
comprendendo appena che si preparava
una festa
Così oggi
perché sono qui
a contare senza dita che bastino
ma ancora posso ninnarmi nella pioggia
che canta dal soffitto
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