lunedì 28 aprile 2014

Null'altro



Cosa potevo fare
se non portare la poltrona
[quella comoda di vimini e cuscini]
accanto alla finestra
e sedermi ad aspettare

Non era facile tenere a bada il polso
o il sussulto d’orgoglio che mi tentava alle spalle
della porta sbattuta

ma respiravo a fondo alleggerendo le dita
mentre disegnavano ramages
sulle cosce scoperte

E poi là fuori  passavano

Tante scarpe e andature da guardare
da  incrociare per svago
tra loro
come bamboline nella casetta da tè
Sorridevo -persino-
al gioco facile della stima

Aspettavo
interrogando le mie carte
con distrazione

perché c’era sempre un pezzo di cielo
a darmi la risposta


mercoledì 16 aprile 2014

C'è un torrente dove



Tra quelle costole di silenzio
dove lo scorrere d’acqua
non è rumore

a volte torno
- custodia di cento vite-

per rileggerle in tutta pace
e confonderle:
dentro sguardi lasciati la sera prima
uguali da un secolo

nell’invincibile sorellanza
e nei sassi di guado

tremolando passi che appaiono
talora gravare
del medesimo lievissimo peso



venerdì 11 aprile 2014

Giocando col fuoco



La fiamma è un gatto:
si struscia alla mano che nutre
cacciando lacerti di carne

Sazio- trapunta di unghie
e riposa -appena sopito
ma si tende sul primo vibrare

Un abbozzo di occhiata
che non pare curarsi

poi è un subito guizzo alle zampe
questa fiamma di forma animale